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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020
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PAULO FUTRE: UN FLASH ABBAGLIANTE  Oggi è il compleanno di Jorge Paulo dos Santos Futre, nato a Motijo, Portogallo. Prendo spunto dal suo compleanno per sfogliare l’album segreto dei miei ricordi. Paulo Futre è senza dubbio il più grande campione che ha indossato la maglia granata. Un fuoriclasse internazionale. Purtroppo in maglia granata ha mostrato il suo talento solo per 93 minuti perché quell’infortunio (rottura del tendine rotuleo) gli ha segnato la carriera. E anche quando è tornato in campo, con la Reggiana e poi col Milan, non era più lo stesso. Nella Reggiana ci sono stati giocatori che in passato o nel prosieguo della loro carriera hanno vinto scudetti, Coppa dei Campioni, Coppe Europee, Mondiali, Coppe del Mondo e tanti altri trofei: Padovano, Ravanelli, Mateut, Valencia, Tovalieri, De Agostini, Legrottaglie, Ballotta, Taffarel, De Napoli, Antonioli, Galli, Paceco, Rui Aguas, Matteoli. Un elenco che potrebbe continuare perché la maglia granata è stata indos...
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LE PARITE A PORTE CHIUSE UCCIDONO IL CALCIO Vi avevo detto in tempi non sospetti che il Coronavirus e le varie decisioni cervellotiche dei nostri “governanti” sportivi e non avrebbero rovinato il calcio. Ora ci siamo. Faccio ancora la stessa premessa: la salute è un bene prioritario ma occorre essere chiari, seri, trasparenti e logici. Detto questo la riflessione è molto semplice: se il Coronavirus, come sostengono alcuni esperti, è poco più di una influenza ma che si contagia con facilità, occorre dedurre che i provvedimenti sono stati eccessivi. Se invece è un virus pericoloso perché porta a milioni di ammalati allora ci sono due aspetti che non mi convincono ma soprattutto uno: è una epidemia che ha una scadenza? Quindi il primo marzo tutto svanisce oppure dovremo continuare in questa sorta quarantena? E se è cosi’ pericoloso tra i cinquantamila tifosi che hanno assistito a Napoli-Barcellona non ci sono tifosi provenienti dalle Regioni contaminate? E i tifosi vicentini che so...
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IL CORONAVIRUS HA GETTATO IL NOSTRO CALCIO NEL CAOS Partiamo da una premessa: la salute pubblica è un bene primario e va salvaguardata in ogni modo. Detto questo è anche giusto fare una riflessione di ciò che è successo in questi giorni a livello di decisioni calcistiche e soprattutto valutare e sperare in quelle che saranno le scelte future da parte del Consiglio Federale. Ciò che emerge in modo evidente è come la Lega Pro ma anche la Lega di serie A e la Lega Dilettanti abbiano agito senza un criterio logico eseguendo sospensioni di partita a “macchia di leopardo” o se volete a capocchia. Si possono fare tanti esempi e tutti hanno una evidente connotazione di illogicità, frutto di molte contraddizioni. Capisco, però, che gli eventi hanno travolto tutti e prendere una decisione in fretta e furia non è semplice. La più sbagliata, però, è stata quella di non fare una sospensione generale. Ciò che probabilmente accadrà ora perché l’obiettivo è ben chiaro: evitare il più possibil...
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LA SERIE B NON E’ UN’OSSESSIONE MA UNA POSSIBILE REALTA’ Sono d’accordo con il ds Doriano Tosi quando afferma “faremo di tutto per andare in serie B curando anche i particolari”. Giusto. Non è più il momento di nascondere le ambizioni o di pensare al contraccolpo psicologico o alla delusione se alla fine il primo posto sfuggirà per un soffio. E’ giusto e doveroso fare di tutto per cogliere questa occasione, poi se saranno play off si troverà il modo per ricaricare le batterie e giocare al meglio i play off partendo  dagli ottavi o dai quarti di finale. Ma adesso è giusto avere testa e cuore per credere nel primo posto. Lo dice la classifica  ma anche i valori visti in campo.  Ritengo sia profondamente sbagliato pensare “programmiamo per il prossimo anno dato che non troveremo pi il Vicenza” perché ogni stagione ci sono sempre  due o tre avversari di grande spessore tecnico e passato storico. In poche parole bisogna cogliere l’attimo fuggente. Anche perché ...
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LE SQUADRE “B” PENALIZZANO LA LEGA PRO Mi occupo di un argomento che forse interessa a pochi ma che potrà, in futuro, creare molti mal di pancia. Parlo delle squadre B delle società di serie A che partecipano alla serie C. In questi due anni solo la Juventus Under 23 ha iscritto una squadra ma si dice che il prossimo anno anche la Fiorentina farà la stessa scelta, mentre la Sampdoria, il Napoli, la Lazio e a breve il Bologna hanno intrapreso altre soluzioni. Poi tornerò su questo argomento. Faccio una premessa: nessun motivo critico nei confronti della Juventus ma è un discorso che riguarda le società di serie A e la Lega Pro. La prima considerazione: si definisce Juventus Under 23 e quindi uno si aspetta che il limite massimo d’età dei giocatori in organico sia 23 anni, quindi atleti nati non prima del 1997. Invece troviamo in organico Marchi (34 anni) Brunori (25 anni) Alcibiade (29 anni) Nocchi (29 anni). Quindi è una Under 23 con quattro fuori quota? Ma sono tutti gioc...
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LORO HANNO VINTO: IL POPOLO GRANATA   Facciamo una premessa: c’è un vincitore assoluto. Loro, il popolo granata. Sia per la straordinaria presenza al Cabassi ma soprattutto per come hanno sostenuto la squadra durante la partita e anche tributato un applauso di incoraggiamento alla fine del match. Unici. Detto questo, ci vorrà del tempo per assimilare questa “legnata” perché cinque gol sono tanti anche se sono in linea con la filosofia di questa Reggiana che tende a privilegiare la fase offensiva, rischiando sempre qualcosa di più nella fase difensiva. La sconfitta non è in discussione ed è meritata, anche se la “manita” è eccessiva. La partita di Carpi è stata un condensato di episodi negativi: dagli errori individuali, alle decisioni arbitrali, agli episodi che sono stati tutti contrari alla Reggiana. Poi ci sono le conseguenze legate a future squalifiche e infortuni. Sono due le considerazioni che affiorano da questo derby: la prima è la straordinaria passione ...
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IL SETTORE GIOVANILE DOVE REGNA IL SENSO DI APPARTENENZA In questi ultimi quattro anni, per vari motivi e con diversi ruoli, ho seguito con passione e attenzione l’attività del settore giovanile della Reggiana. Se ne parla poco, troppo poco e se ne scrive ancora meno ed è un peccato perchè è un settore importante del club, vitale per il futuro, con tanti appassionati che vi ruotano attorno. Il settore giovanile è sempre in funzione della prima squadra e  vive di luce riflessa. Purtroppo in virtù del fallimento nel 2018 tutto il lavoro che era stato fatto prima dai vari responsabili (Fausto Vezzani, Mezzina, Caprari e Biagini) è stato disperso perché i migliori (ben 37 ragazzi) hanno accettato le proposte di Sassuolo, Carpi e Parma oltre a club di grande spessore come Juventus e Bologna. Un patrimonio tecnico costruito in tanti anni ma soprattutto un patrimonio economico che supera di gran lunga il costo del fallimento. Ho già scritto di tutto questo e oggi il Bologna, il S...
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LANCIATA LA SFIDA AL VICENZA PER IL PRIMO POSTO Ci sono momenti e partita in cui conta realmente solo il risultato. Ci sta quindi che il Fano abbia fatto la partita ma alla resa dei conti la Reggiana ha fatto i gol e portato a casa i tre punti. L’appuntamento col Fano aveva un solo obiettivo: conquistare i tre punti per mettere pressione al Vicenza. In questo senso si può dire: missione compiuta. Poi ci sono altri aspetti che non si possono negare, tra questi quello che balza all’occhio è Luca Zamparo. L’attaccante ha realizzato in questo spezzone di campionato il suo terzo gol e mezzo in maglia granata. Sono quattro se non consideriamo l’autogol di Della Giovanna con l’Imolese ma attribuiamo a lui la rete. Ma non importa. In stagione è arrivato diciamo a 8 reti. Penso che arrivare in doppia cifra non sarà un grande problema. Esame serie C superato? Diciamo che ci sono le premesse. Zamparo ha dimostrato che nel gioco aereo è uno dei migliori, sa giocare e sacrificarsi per...
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UN MERCATO INTELLIGENTE E SAGGIO La Reggiana ha concluso il mercato di riparazione e la prima considerazione è che sono state fatte delle scelte sagge e intelligenti per un semplice motivo: non vi era la necessità di cambiare qualcosa perché il campo ha evidenziato una squadra competitiva e che sta veleggiando a una media impressionante di 2,08 punti a partita. E’ lo stesso concetto che ha utilizzato il ds Magalini per il suo Vicenza (2,26 punti a partita) che ha sostituito l’infortnato Giacomelli con Nalini. La filosofia è preservare il gruppo e non fare confusione. Più di quello che sta facendo la Reggiana è difficile da chiedere perché con 48 punti dopo 23 partite, in altre stagioni, i granata sarebbero decisamente al comando della classifica. Questo per rimarcare che la Reggiana (da squadra ripescata, è bene mai dimenticare) sta facendo miracoli. Il Vicenza ancora di più, questo è certo. Non a caso sono quelle che hanno movimento di meno il mercato, a differenza del Pad...