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Visualizzazione dei post da novembre, 2019
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LE STRATEGIE DI MERCATO DELLA REGGIANA IL DS TOSI HA UN BEL GRUZZOLETTO DA SPENDERE Manca quasi un mese alla riapertura del mercato e la Reggiana, giustamente, ha fatto una riflessione sulla strategia da mettere in atto per rafforzare l’organico. Corretto anche se occorre pensare all’obiettivo che si vuole centrare. La Reggiana vuole essere competitiva per la promozione in serie B contendendo il primo posto a Vicenza, Padova e Carpi (oggi le più accreditate) oppure è un discorso legato ad allungare la panchina in virtù di infortuni e giocatori che hanno deluso, anche pensando ai play off? Non so cosa pensano Quintavalli e Amadei oppure il diesse Tosi a riguardo. Certo, sul campo, nessuno ha messo sotto la Reggiana e quindi se ne deduce che può competere per il primo posto. E’ anche vero che il trainer Alvini spesso è stato in emergenza e forse lo sarà ancora dato che ci sono reparti, vedi l’attacco, che sono numericamente ridotti. Mi viene in mente l’attacco dove gli acciacc...
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QUEL FILO SOTTILE CHE SEPARA LA CORTESIA DALLA FURBIZIA Ho ascoltato le rimostrante dei dirigenti granata che erano al seguito della Reggiana a Fermo e mi sono chiesto, ancora una volta, se c’è un il filo sottile che separa la cortesia dalla furbizia. Per non dire una parolaccia. In questi anni al seguito della Reggiana ho sempre notato questa diversa interpretazione dell’accoglienza sportiva riservata alla squadra ospite. Voglio fare subito una anticipazione: noi reggiani dobbiamo andare fieri della nostra cultura sportiva, della capacità di essere ospitali e di rimanere sempre nei limiti della civiltà sportiva anche quando, a nostro parere, subiamo delle ingiustizie sportive. Non cambierei questa mentalità, anzi mi auguro che i reggiani si avvicinino sempre di più al modello inglese dove non si tollera chi fa le sceneggiate o chi protesta e si chiede ai propri giocatori di dare il massimo fino alla fine, a prescindere dal risultato. Detto questo non posso che prendere atto c...
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  I NUMERI: E’ UNA REGGIANA DAI DUE VOLTI SPREGIUDICATA IN CASA, COPERTA IN TRASFERTA Solitamente non amo molto affidare un giudizio ai fretti numeri e dati statistici ma è pur vero che hanno una loro verità.  Siamo a quattro giornate dalla fine del girone di andata e la Reggiana deve affrontare Fermana e Virtus Verona in trasferta, Piacenza e Padova in casa. Guardando a ritroso, la prima considerazione, non numerica ma tecnica, è che nessuna squadra è stata superiore ai granata, nemmeno il Vicenza, l’unica squadra che ha battuto la Reggiana. I PUNTI: Iniziamo dai punti: 30 punti in 15 partite è una media di 2 punti a partita. Se la mantieni significa finire a 76 punti e se non vinci il campionato ci deve essere una squadra che viaggia a passo da record. Ma non credo che sarà possibile visto l’equilibrio che regna nel girone. Dunque la prima considerazione è che la Reggiana, fino ad oggi, ha fatto non bene, benissimo. Tutti punti meritati? Non so chi può sentir...

ALVINI FA LA DIFFERENZA

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SE DUE INDIZI FANNO UNA PROVA ALVINI HA RIVOLTATO LA SQUADRA COME UN CALZINO Se due indizi fanno una prova (vittoria sofferta al novantesimo) occorre proprio dire che questo è l’anno della Reggiana. Non ho ancora la convinzione se può o meno lottare per il primo posto, poi vi spiego il perché ma di sicuro c’è un andazzo che è tutto dalla parte dei granata. A iniziare dall’ambiente all’interno dello stadio ma anche dagli episodi che girano tutti a favore di Rozzio e compagni. Parlo di ciò che vedo in campo, non voglio chiamare in causa gli infortuni che indubbiamente stanno condizionando la squadra. Poi c’è lui, mister Alvini, che contro la Vis ha rivoltato come un calzino la Reggiana fino a quando ha trovato la giusta ricetta per mettere in crisi la difesa del Pesato. Alvini ha fatto la differenza. La vittoria sulla Vis Pesaro è arrivata, come quella contro la Sambenedettese, all’ultimo assalto. Sono due vittorie diverse. Mi sofferto su questa per rimarcare che è vero che ...
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ECCO PERCHE’ LA REGGIANA IN 20 ANNI  NON E’ MAI ANDATA IN SERIE B Mi sono sempre chiesto, come del resto credo anche i tifosi granata: perchè la Reggiana in 20 anni non è mai andata in serie B? La risposta, che arriva dopo la lunga analisi che potrete leggere di seguito, porta a questa conclusione.  Un mancato rigido rispetto del budget per garantire continuità di gestione di una proprietà e poter avviare una programmazione a lungo termine.  Un cambio di progetto tecnico non porta da nessuna parte ed è figlia della casualità. La Reggiana non è mai stata baciata dalla fortuna nei momenti cruciali, anche per errori arbitrali.  Tutte le società emiliane romagnole hanno avuto una crisi ma è dalla stagione 1999/2000 che la Reggiana è precipitata nell’inferno della terza serie, anzi ha subito due fallimenti ed è ripartita da un campionato inferiore alle serie C. Nel 2005 è stata la serie C2, nel 2018 la serie D. Ho provato ad analizzare gli ultimi 20 anni...
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BASTA PENALIZZARE I TIFOSI GRANATA “Se rispetti i tifosi, da loro avrai rispetto”. E’ un concetto molto semplice.  Credo di avere il diritto di schierarmi dalla parte dei tifosi reggiani e non credo che nessuno mi possa accusare di essere un “ruffiano” perché ricordo ancora lo striscione esposto dai tifosi in curva a Carrara “Magnani magna una merda, Paterlini magna meno” (ho ancora una foto ricordo) oppure a Pisa quando sono stato accerchiato all’uscita dallo stadio da un centinaio di tifosi o quando sono stato minacciato per telefono. Io, però, porto rispetto ai tifosi reggiani pur a volte non condividendo alcuni concetti tipici del mondo ultrà. Però, a tutto c’è un limite. Occorre rispetto per i tifosi reggiani che non fanno altro che manifestare la loro passione per la Reggiana. Faccio un passo indietro perché è giusto che si capisca il valore del tifo granata. Nel 2012/2013 quando il Sassuolo sbarcò a Reggio Emilia sbandierando la serie A e il motto “il Sassuolo e la ...
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COME E’ CAMBIATA LA SOCIETA’ AC REGGIANA 1919 DA MARCO ARTURO ROMANO A ROMANO AMADEI Se mettiamo a confronto l’assetto della società granata e come è cambiata in questi mesi possiamo notare che si è passato da due blocchi (Marco Arturo Romano da parte e i soci reggiani dall’altra) a un asse portante formato da Romano Amadei e Carmelo Salerno affiancati da un azionariato diffuso. Facciamo un passo indietro. Quando Reggio Audace è ripartita dalla serie D le quote azionarie erano cosi’ divise: Tecnologia e Sicurezza (Marco Arturo Romano) 30% Federsicurezza (Marco Arturo Romano) 10% Giuseppe Fico 23,13% Conad 12,5% Olmedo 8,13% Mauro Carretti 8,13% Gianni Perin 8,13% Marco Arturo Romano aveva il 40% delle quote con una clausola di poter acquisire anche il 10% per passare in maggioranza. Come si può notare Marco Arturo Romano aveva la maggioranza relativa e la possibilità di avere anche quella assoluta ma soprattutto aveva posto una condizione: ogni delibera del Cda doveva esse...
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LADRI? DITELO A PEROTTI QUESTA VITTORIA È UN PRESAGIO  E’ inutile che ci giriamo intorno: si’ il gol che ha regalato la vittoria alla Reggiana contro la Sambenettese era da annullare e allora? Siamo dei ladri? No, per favore, nessuno può dire alla Reggiana che hanno “rubato” perché chi ha subito un vero e proprio furto sono stati i granata buttati fuori dai play off per la serie B quando avevano la semifinale in tasca dalla decisione arbitrale di Perotti. Quello è stato un errore, se cosi’ lo vogliamo definire, clamoroso e una vera ingiustizia. Non c’erano in gioco due punti ma una semifinale play off per la serie B. E non accredito responsabilità o favori al Siena ma ancora oggi non so perché l’arbitro Perotti ha sbagliato. Non so se era un arbitro in odore di promozione nella CanB o se invece gli era stata concessa la “passerella” d’addio per la sua carriera, dato che sarebbe stato scartato dalla CanC. Sta di fatto che oggi Perotti non arbitra più, è stato frettolosamente ...