ALVINI FA LA DIFFERENZA

SE DUE INDIZI FANNO UNA PROVA
ALVINI HA RIVOLTATO LA SQUADRA COME UN CALZINO

Se due indizi fanno una prova (vittoria sofferta al novantesimo) occorre proprio dire che questo è l’anno della Reggiana. Non ho ancora la convinzione se può o meno lottare per il primo posto, poi vi spiego il perché ma di sicuro c’è un andazzo che è tutto dalla parte dei granata. A iniziare dall’ambiente all’interno dello stadio ma anche dagli episodi che girano tutti a favore di Rozzio e compagni. Parlo di ciò che vedo in campo, non voglio chiamare in causa gli infortuni che indubbiamente stanno condizionando la squadra. Poi c’è lui, mister Alvini, che contro la Vis ha rivoltato come un calzino la Reggiana fino a quando ha trovato la giusta ricetta per mettere in crisi la difesa del Pesato. Alvini ha fatto la differenza.
La vittoria sulla Vis Pesaro è arrivata, come quella contro la Sambenedettese, all’ultimo assalto. Sono due vittorie diverse. Mi sofferto su questa per rimarcare che è vero che la Reggiana ha giocato quasi a una porta ma il portiere avversario Bianchini non è mai stato chiamato in causa per un intervento vero e proprio ma si è limitato in uscite. E’ anche vero che lo stesso ha fatto Narduzzo che è stato battuto solo da un autogol. Però, diciamo la verità, la Reggiana aveva fatto poco per vincere. Una Reggiana lenta, stanca, prevedibile e poco incisiva. Tutto questo era abbastanza strano per la squadra di Alvini che ha sempre fatto dell’aggressività una virtù. Tra l’altro va detto che la Vis Pesaro sul pareggio ha avuto l’occasione per tornare in vantaggio ma Gennari ha clamorosamente sbagliato l’impatto con la palla a porta vuota. Mancavano quattro minuti alla fine. Un episodio decisivo che ha girato a favore della Reggiana che, guarda caso, un minuto dopo il novantesimo ha trovato il gol partita con Kargbo.
Diciamo la verità, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto ma questa volta l’arbitro non ha inciso ma la differenza l’ha fatta, forse ancora una volta, l’allenatore Alvini.
Va detto che l’allenatore Pavan ha commesso una ingenuità clamorosa consentendo alla Reggiana di battere un calcio d’angolo in superiorità numerica dato Pannittieri era stato costretto ad uscire per un colpo alla spalla. Una ingenuità colossale che la Vis ha pagato con il gol del pareggio di Marchi.
Ho già detto di una Reggiana non all’altezza delle precedenti apparizioni, forse perché ha tirato troppo la corda, forse perché ha pagato le assenze di Spanò e Scappini ma sta di fatto che nel primo tempo ciò che aveva pensato Alvini non si è concretizzato. Una sola punta (Marchi) con al fianco Staiti e Zanini non ha dato i frutto sperati contro una difesa a cinque della Vis Pesaro. Alvini l’ha capito e nella ripresa ha iniziato la girandola di sostituzioni e di cambi di assetto per arrivare a trovare la giusta soluzione. In questo Alvini è stato bravissimo. Prima ha provato a mettere Kargbo all’ala , poi ha inserito Brodic al fianco di Marchi, infine (questa la mossa decisiva) ha inserito Libutti sulla fascia destra spostando al centro Kargbo. In pratica dopo il pareggio di Marchi la Rggiana ha giocato con tre centravanti e due esterni (a sinistra Kirwan e a destra Libutti) in grado di mettere dei palloni interessanti in mezzo all’area. Poi è stato un fenomeno Kargbo a salire in cielo per staccare di testa ma il tutto è maturato per quella mossa finale di Alvini. In questo l’allenatore granata ha fatto la differenza.
Veniamo al quesito più complesso: la Reggiana può lottare per il primo posto?

La classifica dice questo, dato che i granata sono a tre punti dal primo posto. Il carattere e l’orgoglio di questa squadra sono da primato. Le strategie, l’applicazione e la grinta di Alvini pure. L’atmosfera che si respira al Giglio è certamente di accompagnamento alla volata per la serie B. Cosa non convince? L’organico a disposizione del mister che è una coperta corta, con giocatori non all’altezza o che in questo momento sono in riserva. Non voglio dare giudizi definitivi sulle loro capacità ma soffermarmi solo sul periodo, anzi sulla partita con la Vis Pesaro. Mi pare che all’altezza delle possibili ambizioni ci sono pochi, troppo pochi giocatori. Non so se la Reggiana potrà tornare ad essere quella squadra aggressiva e che giocava a calcio a mille all’ora. Oggi non è cosi’ anzi. Se la Reggiana torna a essere quella che Alvini aveva mostrato nella prima parte di stagione, se Spanò e Scappini tornano a disposizione e magari arrivano un paio di rinforzi, allora se ne potrà parlare. Per il momento credo che sia giusto che i tifosi si godano queste vittorie conquistate con il cuore e il carattere. Punto.

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