ECCO PERCHE’ ALLA REGGIANA SERVONO QUATTRO RINFORZI
UN CENTRAVANTI, DUE CENTROCAMPISTI E UN DIFENSORE

E’ tempo di calcio mercato e tutti, tifosi e giornalisti, si cimentano in questo “divertimento” e anche io non mi sottraggo a questo sport del calcio.
Vi anticipo quelle che sono le considerazioni che scaturiscono dalla mia analisi, cosi’ se volete potere evitare di leggere tutto l’articolo anche se è condito di numeri che spiegano l’andamento del girone e le necessità legate al mercato. 
In definitiva per rafforzare la rosa della Reggiana servono quattro uomini: una prima punta, un centrocampista centrale, un esterno di centrocampo e un difensore centrale. 
La prima domanda: dove la Reggiana vuole arrivare?
Certo, la risposta spetta ai dirigenti, a chi mette i soldi ma ipotizzo che avere chiuso l’andata al terzo posto, seppur a sette punti dalla capolista Vicenza, possa indurre Quintavalli e soci a pensare anche di poter essere ancora più competitivi per il primo posto. E’ evidente che il Vicenza ha fatto qualcosa di straordinario perché girare a 45 punti significa potenzialmente arrivare a 90 punti, il che è promozione certa con molte giornate d’anticipo. E’ però anche vero che la Reggiana, seppur distanziata dal Vicenza di 7 punti e dal Carpi secondo in classifica, di tre lunghezze, ha perso una sola partita ma ne ha pareggiate ben otto. 
I granata ci possono provare? La risposta più sensata è che il campionato lo può perdere solo il Vicenza, caso mai la Reggiana si deve far trovare pronta.
La seconda domanda: come si può migliorare l’organico della Reggiana?
Alvini e Tosi, nel loro faccia a faccia quotidiano, ci avranno sicuramente pensato. La cosa più semplice è riuscire a trasformare, nel girone di ritorno, una parte degli otto pareggi in vittorie. Del resto la Reggiana ha vinto 10 partite, quattro in meno del Vicenza e tre in meno del Carpi. La classifica si spiega in questi numeri.
Dove intervenire? Basta leggere i numeri per capire.
La Reggiana ha giocato buona parte di questo girone di andata senza il centravanti titolare Scappini che ha fatto registrare 11 presenze su 19 partite ma soprattutto ha giocato solo 775 minuti, in pratica una media partita di 70 minuti pur realizzando 7 gol. Se prendiamo in esame Marchi ha giocato 14 partite per un totale di 997 minuti, vale a dire una media di 71 minuti a partita e ha segnato 7 gol. Ultimo attaccante in rosa è Kargbo che ha giocato 13 partite per 843 minuti con una media di 64 minuti a partita e ha segnato 5 gol.
In definitiva il tridente della Reggiana Scappini-Marchi-Kargbo ha segnato 19 gol dei 32 messi a segno. E’ più del 60%. Tanto ma non troppo.
La prima considerazione è che alla Reggiana serve ritrovare il miglior Scappini e nello stesso tempo avere un suo degno sostituto. Questa è una considerazione facile e banale. Le punte, però, sono merce rara e non sarà semplice perché anche Vicenza e Carpi sono della stessa idea.
Si parla di Gliozzi che però è appetito anche dal Vicenza che però potrebbe far uscire Guerra. La cosa che deve essere chiara è che serve un attaccante di assoluta affidabilità altrimenti tanto vale puntare sul baby Iaquinta o sullo sconosciuto Brodic (8 presenze e 112 minuti giocati).
Veniamo al centrocampo. Rossi (18 presenze, 1491 minuti giocati, media 82 minuti,7 volte sostituto, 1 volta dalla panchina e 10 volte tutti i 90 minuti) non si discute. Stesso discorso per Varone (18 presenze, 1451 minuti, media 80 minuti, 6 gol, 10 volte sostituito, 9 volte in campo per tutta la partita). Staiti è perfetto per le staffette: 19 presenze, 1.189 minuti giocati, media 61 minuti, un gol, per 11 volte è stato sostituito, 5 volte è entrato dalla panchina e solo 3 volte ha giocato tutti i novanta minuti. Radrezza è forse la novità più lieta anche se ha fatto registrare 17 presenze, 4 volte è stato sostituito, per 11 volte è partito dalla panchina e solo 2 volte ha giocato tutta la partita, 614 minuti giocati, media 38’ minuti e solo 6 volte è stato titolare. Radrezza, però, ha trovato nelle ultime apparizioni fiducia, il ruolo ideale di trequartista e condizione.
Quattro centrocampisti titolari per tre posti sono decisamente pochi dato che Libutti, Lunetta e Zanini sono considerati degli esterni offensivi, seppur utilizzabili all’occorrenza nel triangolo di centrocampo anche se hanno convinto poco. Haruna ha giocato solo 9 volte e sempre partendo dalla panchina.
Ecco perché se si vuole rinforzare la Reggiana occorre un centrocampista con queste caratteristiche: centralie, di prospettiva nel senso che non deve per forza essere titolare ma di buone qualità tecniche. Un nome che piace al ds Tosi è certamente Antony Taugordeau del Trapani che per ora ha avuto poco spazio (8 presenze) in serie B. Un classe 1989, francese ma carpigiano di adozione. Mi ricordo che nella prima breve esperienza di Tosi in granata, fu il suo primo pensiero.
Gli esterni di centrocampo. Questo è un altro capitolo importante perché il calcio di Alvini si basa molto su questi giocatori che sono divisi in due categorie: esterni offensivi ed esterni difensivi. Per intenderci Favale (624 minuti, media 39 minuti, 16 presenze, 7 sostituzioni avute e 8 fatte), Kirwan (16 presenze, 8 volte sostituito e 4 volte dalla panchina, 1.089 minuti giocati, media 68 minuti) e Libutti (19 presenze, per 6 volte è stato sostituito, per 6 volte è partito dalla panchina, 7 volte per tutti i 90’ minuti e 8 volte titolare, 1.147 minuti giocati, media 60 minuti) sono esterni che sono votati a difendere; Zanini (18 presenze, 10 volte è stato sostituito, 8 volte partito dalla panchina, un gol, 782 minuti giocatori, media 46 minuti) e Lunetta (6 presenze, 2 volte sostituito, 4 volte della panchina, 2 gol, 262 minuti giocati, media 43 minuti, poi alla settima giornata si è infortunato) sono anche offensivi. 
Come si può capire dai minutaggi, Alvini li alterna sempre e per questo motivo ha necessità oltre che di avere una data certa per il rientro di Lunetta, di avere anche una ulteriore alternativa anche se va detto che tutti si sono dimostrati all’altezza della categoria e del gioco che vuole il mister. L’ideale era ingaggiare Lombardo ma ormai è andato al Siena. In questo ruolo occorre però un giocatore che sia bravo a destra e a sinistra. Non è facile.
Veniamo alla difesa. La prima considerazione è che la “difesa a tre” ha funzionato e Alvini è stato bravo a insegnarla. Rozzio centrale, Spanò a destra, Costa a sinistra sono affidabili e di assoluto valore. Espeche si è calato bene nel ruolo quando è stato chiamato in causa.
Rozzio (18 presenze, una volta sostituito, una volta in campo dalla panchina, 1.575 minuti giocati, media 87 minuti, un gol) Spanò (15 presenze, due volte sostituito, una volta in campo dalla panchina, 1.330 minuti giocati, media 88 minuti), Costa (11 presenze, 886 minuti giocatori, media 80 minuti) Espeche (18 presenze, 2 volte sostituito, 6 volte dalla panchina 1.133 minuti giocati, media 62 minuti).
Questi sono quattro difensori affidabili, diciamo che solo Costa ha sofferto tra infortuni e squalifiche. Martinelli ha giocato solo 7 partite (366 minuti giocatori, media 52 minuti, 3 volte sostituito, 2 volte dalla panchina e 5 volte titolare), Santovito invece ha fatto tre presenze (57 minuti giocati) partendo dalla panchina.
Facile dunque rimarcare la necessità di ingaggiare un difensore centrale che possa giocare in una difesa a tre in grado di essere una valida alternativa, caso mai concedendo la possibilità a Martinelli e Santovito di trovare una squadra per una maggiore utilizzazione.

A livello di portieri, Narduzzo (16 presenze) e Voltolini (3 presenze) hanno dimostrato di essere di categoria. Venturi lo aspettiamo.

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