Il lascito del Derby

La rivincita di Amadei e un valore aggiunto in panchina

Cosa ci lascia questo Derby in eredità?
La prima sensazione è di essere superiori al Modena. Lo dice la classifica, l’ha confermato il campo. Amadei nella sua genuinità l’ha estrinsecato in una frase: “Abbiamo vinto perché siete più scarsi”. E’ cosi’. Il Modena è scarso in tutti i settori, in particolar modo in attacco dove il bomber Ferrario ha dimostrato di fare la differenza in serie D ma nei professionisti non ci può stare. Ma lo si sapeva. Scappini, che pure gioca in condizioni precarie, ha firmato sei gol su otto presenze. C’è una bella differenza. Poi in panchina Alvini è un valore aggiunto per diversi motivi: 1) Non è un presuntuoso e ammette, prima di tutto a se stesso, quando sbaglia ma è altrettanto bravo nel correggere le sbavature.
2) Legge bene la partita e lo si è visto nei cambi che pure saranno stati facilitati dalla pochezza del Modena ma sono stati lungimiranti. I due difensori centrali su Ferrario e cinque centrocampisti sono stati una mossa geniale. Ovviamente in fase difensiva si allineavano ai compagni di reparto per formare una difesa a cinque pressoché insuperabile. 3) Si è lasciato andare in una corsa d’esultanza sotto la curva a testimoniare il fatto che è un sanguigno, un tecnico-tifoso, un allenatore che ama profondamente il suo lavoro e sa che la Reggiana è la sua grande occasione. 4) A volte la comunicazione (mia deformazione professionale) non è perfetta ma dagli errori si può imparare e soprattutto sa interagire. Ha parlato di serie B e deve stare attento perché le parole feriscono più della spada. Illudere non va bene, dare entusiasmo si’.
Romano Amadei si è presentato al Braglia in compagnia di un mio vecchio amico: Adriano Fava. E’ stato per anni presidente e anima del Sant’Ilario calcio, poi ha affiancato Amadei al Brescello e in tutte le sue avventure calcistiche. Amadei era teso e dentro aveva una grande voglia di esplodere. Ma lui interpreta il calcio come un divertimento non come una questione di “vita o morte”. Si è divertito a vincere il Derby e forse ha capito, per la prima volta, che ha fatto la scelta giusta nel lasciare i canarini per la Reggiana. Sembrerà strano ma è cosi’. Domenica al Braglia, la Reggiana ha “conquistato” il suo primo tifoso: Romano Amadei

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