LA REGGIANA PUÒ COMPETERE PER LA SERIE B?
Perché la Reggiana non può competere per la serie B? I numeri dicono che i granata sono la quarta o terza forza del campionato. E’ a quattro punti dalla capolista Vicenza, in casa è la seconda per bottino (12) di punti e in trasferta (11) è al quarto posto. E’ la squadra che ha perso meno partite, solo una a Vicenza. Terza come difesa con 9 gol incassati, seconda per gol fatti (20) e terza per differenza reti. Siamo alla dodicesima di andata e i granata devono ancora affrontare Sambenedettese, Piacenza e Padova tra le squadre big oltre alla rivelazione Virtus Verona. Le altre avversarie, vedi Cesena, Pesaro e Fermana sono sulla carta un gradino sotto. Dunque?
Perché la Reggiana non può competere per la serie B? I numeri dicono che i granata sono la quarta o terza forza del campionato. E’ a quattro punti dalla capolista Vicenza, in casa è la seconda per bottino (12) di punti e in trasferta (11) è al quarto posto. E’ la squadra che ha perso meno partite, solo una a Vicenza. Terza come difesa con 9 gol incassati, seconda per gol fatti (20) e terza per differenza reti. Siamo alla dodicesima di andata e i granata devono ancora affrontare Sambenedettese, Piacenza e Padova tra le squadre big oltre alla rivelazione Virtus Verona. Le altre avversarie, vedi Cesena, Pesaro e Fermana sono sulla carta un gradino sotto. Dunque?
Quindi credo che abbia ragione Libuzzi quando afferma: sulla carta ci sono squadre più attrezzate di noi ma alla fine conta il campo e sul campo la Reggiana ha giocato alla pari contro tutte le big.
Se cosi’ ed è cosi’ cosa serve per fare un salto di qualità?
Penso che sia sbagliato pensare che solo due o tre rinforzi possano fare la differenza. Io invece credo che vi siano altri fattori.
- Riavere l’organico al completo. Ci sono giocatori importanti, vedi Scappini o Costa, che giocano al 70% o forse meno delle loro possibilità per problemi legati a infortuni o a una condizione ancora non ottimale. Questo è un fattore decisivo: concedere a tecnico Alvini di avere la possibilità di fare e sue scelte a pieno organico. E’ una questione di fortuna ma anche di organizzazione. Se ciò avverrà credo che negli undici la Reggiana ha dimostrato di non essere inferiore, almeno sul campo. Poi è evidente che in serie C ci sono 5 cambi e la panchina può fare la differenza.
- Non avere infortuni gravi nel corso della stagione è un fattore decisivo perché consente al tecnico di battezzare un undici titolare e dare vita a una squadra che gioca a memoria. In parte mi pare che la Reggiana lo stia dimostrando ma è evidente che un conto è schierare la coppia Marchi-Scappini un altro è affidarsi a Gargbo o Brodic o Iaquinta. Lo stesso vale per i centrocampisti anche se la differenza la fanno spesso gli attaccanti.
- La Reggiana ha scelto giocatori motivati ma che avevano alle spalle lunghi periodi di inattività. Mi riferisco a Rossi, Costa lo stesso Scappini. E’ fondamentale un piede recupero atletico per elevare il rendimento di tutta la squadra. Poi ci sono i giovani che devono maturare e dimostrare di essere all’altezza.
- Il fattore arbitrale. Sull’argomento arbitrale so che i tifosi sono prevenuti, forse giustamente dopo il caso Perotti, però se si esaminano con attenzione le partite si può dire che la Reggiana è stata tutelata, vedi il gol giustamente annullato per fallo su Narduzzo. Ma se non fosse stata tutelata il gol sarebbe stato convalidato. Il Var in C non c’è, decide l’arbitro sul momento. Nell’ambito arbitrale il designatore è cosciente di questo ostracismo e negatività dell’ambiente reggiano nei confronti degli arbitri. Tra di loro gli arbitri si parlano, raccontano e si scambiano le impressioni. Cosi’ i vertici arbitrali ebbene per adesso prevale una tesi: “a Reggio mandiamo gli arbitri migliori”. Questo significa essere tutelati. E sarà cosi’ se non accadranno fatti spiacevoli perché a quel punto arriverà la “punizione”.
- Il peso politico del club. A Firenze come a Roma sanno benissimo che la Reggiana con il caso Perotti è stata penalizzata. Nessuno lo ammetterà mai ma per ora la Reggiana gode di un occhio di riguardo vuoi anche per le tante iniziative extracalcistico che servono a livello politico ai vertici della Lega Pro per gonfiarsi il petto. Mi riferisco al discorso della Quarta categoria, dell’attività legata alle scuole e ai vari progetti che in questi anni la Reggiana ha portato avanti accanto al puro impegno calcistico. E’ anche vero che la Lega Pro non vuole più avere i casi Pro Piacenza o Modena per questo l’avvento di un imprenditore come Romano Amadei offre garanzie ai vertici della Lega Pro. Certo, il Vicenza a il signor Diesel e questo conta ma non partire svantaggiati è già un aspetto positivo.
- Il tecnico Alvini è un valore aggiunto perché è entrato in sintonia con i tifosi ed è amato dalla piazza ma questo non fa classifica, invece fa la differenza il suo calcio propositivo, votato a mettere in difficoltà gli avversari con una pressione agonistica e tattica superiore al calcio che si pratica in serie C. Questo aspetto fa la differenza come la sua capacità di vivere di calcio, di studiare calcio e di avere una fortissima motivazione: questa è la sua grande occasione per fare un salto di qualità personale.
- I tifosi. Non è per smanceria ma mai come quest’anno c’è attorno alla Reggiana in clima positivo e propositivo. La vittoria nel derby ha suggellato questo feeling che sarà fondamentale nei momenti critici. Un pubblico affezionato, passionale, aggregante e che aiuta la squadra. Non so quanti punti vale ma credo sia un presupposto fondamentale.
CONCLUDENDO penso che tutto sia ancora possibile e se caso mai Vicenza o Padova vorranno vincere il campionato dovranno dimostrare di essere più forti di questa Reggiana ma tutto è ancora possibile e come sempre sarà il campo il giudice sovrano.
Al solito disamina articolata e motivata : d'accordo ! Grazie Wainer .
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