Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2020
Immagine
NON SARA’ PIU’ COME PRIMA  MA ABBIAMO BISOGNO DEL CALCIO Parlare di Reggiana in questo momento è difficile e complicato. Anche impopolare. Sono diversi giorni che sono in silenzio perché oggi conta più preservare la nostra salute fisica e psicologica. Pensare a come far fronte alla futura crisi economica. Siamo in guerra, lo avrete capito. E’ una guerra diversa dai bombardamenti della seconda guerra mondiale ma siamo nelle stesse condizioni. Ma c’è un fattore comune tra queste due guerre: ieri come domani sarà il calcio a riportare alla normalità la nostra vita, a dare un senso di libertà ei di normalità a tutti noi. Il calcio è l’oppio dei popoli. Non l’ho detto io ma è cosi’. La passione per la propria squadra, il senso di appartenenza al territorio, l’identità di un comune, di una città, di una nazione saranno sentimenti fondamentali per uscire da questa sottile, strisciante guerra. Per questo non possiamo rinunciare al calcio. Parliamo di Reggiana dunque? La mia...
Immagine
SI PUO’ E SI DEVE RIPARTIRE Devo ammettere che il presidente della Lega Pro Giovanni Ghirelli ha mostrato di avere saggezza nelle sue decisioni. Cosi’ come è evidente che “non tutti i mali vengono per nuocere”. E mi spiego. Lo scenario che si era prospettato era di giocare le partite più avvincenti e speciali a porte chiuse. Poi è arrivata la positività al Coronavirus di Favalli e tutto il mondo sembrava crollare addosso ai granata. Si profilavano all’orizzonte scenari preoccupanti: un campionato compromesso, una stagione gettata alle ortiche. Poi la scelta di Ghirelli di sospendere il campionato fino al 3 aprile e utilizzare tutto il tempo a disposizione per poter giocare regolarmente il campionato. Il “caso” Favalli si è risolto con una auto-quarantena della Reggiana che terminerà venerdi 13 marzo, cosi’ dice il club, poi tornerò su questo particolare. Nel frattempo la stessa Lega Pro in accordo con l’assocalciatori ha deciso di sospendere gli allenamenti fino al 20 marzo. P...
Immagine
NON HO PIU’ PAROLA MA ECCO UNA SOLUZIONE “SPOSTIAMO IN AVANTI IL CAMPIONATO”  E’ difficile ormai trovare le parole per commentare - ripeto: solo da un punto di vista sportivo - ciò che sta accadendo. Non credo più nella regolarità di questo campionato per diversi motivi: il primo fa riferimento al fatto che anche i giocatori risentiranno di questo clima di paura e non credo possano scendere in campo con la giusta motivazione, oltretutto in uno stadio vuoto. L’altro aspetto è che le preoccupazioni per i contagi, la “zona rossa” e tutto ciò che ne consegue prevaricano ogni aspetto, anche la necessità di giocare a porte chiuse. Non faccio solo un discorso legato alla Reggiana, alle problematiche legate al tesserato che può risultare positivo e mandare tutti in quarantena. Men che meno al fatto che la Reggiana può perdere 100 o 150 mila d’incasso (cui però vanno tolte le spese) perché non può essere questa cifra a fare la differenza per una società che ha un fatturato di 5,2 m...
Immagine
“NANI TEN DUR” Pippo Marchioro avrebbe detto “che dire”. In effetti, credo ci sia ormai poco da dire, poco da commentare ma occorre adeguarsi alle decisioni assunte, non dai politici o dai governanti ma da specialisti del settore. Dobbiamo seguire le loro indicazioni e se hanno messo in quarantena lo sport significa che questo è uno strumento utile per cercare di limitare questa pandemia. Il mio pensiero, da giornalista o da sportivo, passa in secondo piano rispetto al bene della collettività perché in gioco c’è la mia salute, quella della mia famiglia, dei miei cari, dei miei amici. Mi hanno molto colpito le parole di Klopp, l’allenatore più vincente in questo momento che non solo ha fatto un passo indietro, anzi ha fatto capire che in queste situazioni non conta l’opinione delle persone importanti ma chi ha conoscenza. Per questo se, come sportivi ci hanno messo un mese in quarantena, avranno certamente le loro buone ragioni. E’ una lunga premessa per arrivare a dire che...
Immagine
NON FATE L’ONDA Siamo travolti da una quotidianità fatta di notizie sul Coronavirus che tendono a lasciarci di stucco. E’ difficile farsi un’idea perché puntualmente il giorno dopo devi correggere il tiro. Questo non mi spaventa perché solo gli stolti non cambiano idea. Io ero contrario al “porte chiuse” ma ora credo che sia l’unico modo per portare avanti il campionato e sono terrorizzato all’idea di dare   ragione a chi sostiene che occorre fermare per un mese tutto lo sport nazionale. E lo dicono gli specialisti, i medici esperti del settore, non opinionisti qualunque. Faccio una parentesi. Ho cercato di seguire Cremonese-Empoli di serie B e poi Milano-Real Madrid di basket ma non ce l’ho fatta. Forse è una questione di abitudine, di entrare in questa ottica. Forse Sky dovrà imparare come trasmettere queste partite, ad esempio senza il sonoro del campo. Sta di fatto che è uno spettacolo deprimente. Detto questo sono convinto che anche il “porte chiuse” non servirà per s...
Immagine
SIAMO FINITI IN UN CUL-DE-SAC  Non eravamo pronti e preparati per questi eventi. Non siamo stati in grado di prevedere, ragionare, pensare. Io per primo. Ho letto che le misure di prevenzioni sono state messe in atto per uno specifico elemento: evitare che il nostro sistema sanitario vada in tilt. Vero dal momento che non si capisce ancora quanto è letale il Coronavirus. Sappiamo che si diffonde con facilità estrema, che non abbiamo ancora un vicino e delle cure specifiche. E’ forse già basta per metterci in guardia. Per questo si è cercato con misure raffazzonate all’inizio e via via più studiate dopo di contenere il Coronavirus. E’ evidente che non ci siamo riusciti, che non ci riusciremo. Non voglio entrare nelle pieghe della nostra vita quotidiana dato che i disagi sono sotto gli occhi di tutti.  Voglio parlare di ciò che conosco meglio. Ero e sono tuttora convinto che il calcio è “passione e partecipazione” e senza i tifosi è uno sport che non ha senso di esi...